di Davide Amerio
Mancano due settimane alle votazioni europee il mondo politico è in grande fibrillazione e i motivi sono molti e tutti importanti.
Le votazioni per l’assemblea elettiva di Bruxelles rappresentano, per l’Italia, perlopiù un “poltronificio” dove si parcheggiano da anni politici trombati in attesa di nuova collocazione o personaggi “scomodi” la cui libertà di pensiero non è consona alla filosofia del pensiero unico stabilito all’interno dei partiti o stona con le attività collaterali degli stessi come la corruzione, i finanziamenti occulti, il riciclaggio, il fiancheggiamento alle organizzazioni criminali e altre amenità delle quali è solita occuparsi la magistratura.
Negli ultimi giorni ne abbiamo avuto ulteriore ampio riscontro: un panorama desolante che copre le aree del centro, della destra e della sinistra dimostrando, ancora ce ne fosse bisogno, come queste definizioni abbiano perso da tempo il loro significato storico e politico.